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UN’ESPERIENZA INTERESSANTE: IL “CIRCLE TIME”

Durante l’anno una classe del plesso di Via Acate ha potuto sperimentare  un’esperienza davvero interessante che ha coinvolto in modo energico e attivo gli alunni e la maestra: il CIRCLE TIME!

COS’ E’ IL CIRCLE TIME? E’ un’espressione inglese, letteralmente in italiano si traduce con “il tempo del cerchio”, è un metodo di lavoro ideato dalla psicologia Umanistica negli anni ’70, quest’attività è considerata un’efficace strumento nell’educazione SOCIO-AFFETTIVA.

Si tratta di affrontare un argomento, scelto dai bambini, attraverso domande e risposte dei partecipanti, i quali si dispongono in posizione circolare, cioè formano un cerchio, possono sedersi per terra oppure fare uso di sedie. Fra loro c’è una guida che ricopre il ruolo di coordinatore nella discussione e di colui che fa rispettare i turni di parola e di intervento. Il conduttore inoltre non è giudice, non esprime assensi o dissensi, pone solo domande o, se necessario, formula alcune risposte per avviare la discussione. Tale ruolo è stato ricoperto dalla dott.ssa Assunta Marrone, Psicologa Psicoterapeuta, da anni impegnata presso l’Istituto.

“Per prima cosa ci siamo procurati un testimone: un dado di spugna! Il testimone è stato un valido supporto per far rispettare i turni di parola, per far sì che le voci non si sovrapponessero.

Ho poi spiegato che io ero la guida di questa attività, che avevo gli stessi loro diritti e doveri e che non ci sarebbero stati voti, compiti o interrogazioni. Abbiamo poi costruito una scatolina in cui i bambini potevano inserire i loro pensieri durante la settimana, ciò di cui avrebbero voluto parlare nel corso degli incontri che sono avvenuti con cadenza settimanale, sempre alla stessa ora, nello stresso giorno.

I bambini  sono subito apparsi entusiasti e quella scatolina si è  ben presto riempita di pensieri!

Come conduttore del gruppo ho cercato di offrire sostegno e incoraggiamento ai bambini più timidi ed insicuri e ho cercato di “neutralizzare” alcuni atteggiamenti scorretti; ho provato a facilitare la comunicazione chiedendo chiarimenti laddove ci sono stati interventi confusi e riassumendo, di tanto in tanto, tutti i pareri emersi.

Le regole da stabilire (non interrompere chi parla, ascoltare e poi esprimere la propria opinione, accettare qualsiasi punto di vista, non deridere alcuno ecc. )  sono scaturite come una necessità durante la stessa discussione e ho fatto in modo che fossero gli alunni stessi a proporle come regole da rispettare in tutti i contesti di convivenza.

È emerso come la comunicazione, nata nell’ambito del nostro “cerchio”, abbia rappresentato il primo punto di contatto tra persone che si sono messe in gioco, interagendo con gli altri e raccontando “pezzetti” della propria vita.

Tanti i temi affrontati: dal significato del cambiamento alla gestione dei conflitti, la differenza tra maschi e femmine, la difficoltà a relazionarsi con ciò che appare diverso da noi. L’esigenza evolutiva di conoscere tutto quello che è diverso e separato dal sé, tipica della loro età , ha favorito la comunicazione e l’ascolto, la relazione e la condivisione con l’altro, aprendo il mondo di ciascuno ai tanti altri possibili, comprendendo e lasciandosi comprendere.

Il circle time facilita quindi la conoscenza di sé, favorisce la libera espressione delle idee, delle opinioni, dei sentimenti, dei vissuti personali in un clima di condivisione facilitante la costituzione di un gruppo.

Alla fine dei nostri incontri, i bambini hanno costruito un albero i cui frutti hanno espresso pensieri e parole intrise di speranza!”.

Dott.ssa Assunta Marrone

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